05 maggio 2014

iNobiettivo: ruba bandiera, 1°

La rubrica giovane e irriverente di Nicolò Battaglia

Benedizione dei Ceri 2014, photo by Erika Latini

Prima domenica di maggio.

Il sole spacca le pietre. Un classico.

Come di consueto, inizia il magico mese del Palio. La sera prima tutte le contrade si radunano in cattedrale per la benedizione dei ceri. E da quel momento lo sai che, anche se sei dall’altra parte della città, sentirai stamburare e strombettare tutte le sere fino a fine mese. Non c’è scampo.

Fabiagio non lo sopportava. Metà dei suoi amici erano imbazzati con quelle robe lì da Palio e all’altra metà della compagnia piaceva andare a vedere e curiosare per il centro nelle varie manifestazioni paliesche e di contrada.

Per lui erano solo un manipolo di arlecchini con i collant di lana che si sbattevano per l’anima del ca**o in una manifestazione stupida e fastidiosa.

E allora basta.

Quella domenica si sarebbero tenute le gare musici e sbandieratori under sedici. Che cattiveria istigare dei poveri bambini al travestitismo, pensava.

E allora basta.

Mentre tutti i bambini e i ragazzini vestiti come pappagalli erano dentro il campo di gara, durante la presentazione, stando ben attento a non farsi notare, silenzioso come un ninja, Fabiagio raccattò più bandiere possibili, e scappò.

“Ed è la volta del borgo…cosa?”qualcuno avvisò lo speaker che le bandiere di tutte le contrade erano state rubate “ma è terribile! Ed ora?”

Fabiagio era già lontano, con le bandiere tutte ammassate dietro la sua Apecar.

“Ho salvato una domenica dal Palio” disse “ora ne mancano tre….”

Continua…

Racconto breve di Nicolò Battaglia
Foto originale di Erika Latini

 



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