02 giugno 2014

iNobiettivo – Ruba Bandiera…finale deludente

La rubrica giovane e irriverente di Nicolò Battaglia

Piazza Ariostea e Palio di Ferrara

Era finalmente arrivata la domenica del Palio.

Fabiagio era uscito di casa presto, con un sorriso inquietante stampato in faccia.
Aveva lasciato la televisione accesa in salotto, così Claudario, Albertommaso e Loris, tutti imbavagliati e legati come cotechini, potevano godersi lo spettacolo nello spettacolo, sintonizzati su Telestense.


Come di consueto la voce di Mariotti accompagnava la sfilata con alcune curiosità sulle contrade. Sempre le stesse…

Ed ecco finito il numero unico degli sbandieratori. Ora si iniziava. Legati e imprigionati nel salotto di Fabiagio i suoi poveri amici non potevano far altro che guardare. Sapevano cosa sarebbe successo.

Fabiagio voleva far crollare la colonna al centro della piazza. La sera prima era andato a posizionare delle cariche esplosive affianco alla base. Sperava crollasse addosso al “maledettissimo duca Borso e la sua corte” aveva confessato.

Poi aveva blaterato anche qualcos’altro, un finale con il botto..c’entravano i cavalli, ma Claudario e gli altri erano malnutriti e disidratati da più di una settimana, quello che sentivano le loro orecchie non era affidabile, stavano vivendo un incubo ovattato, un miraggio orribile.

Non accadde nulla. Le corse di putti e putte si svolsero nella normalità, così come quella dei somari.

Mentre il trattore smuoveva la terra nell’anello di gara, la voce di Mariotti squillò nitida attraverso le casse della televisione di Fabiagio, con un’informazione del tutto inaspettata.

E’ stato ritrovato il cadavere di un giovane uomo nel trasporto di un cavallo. A quanto pare, Fabiagio Rezzonico, questo il nome stando ai documenti, aveva tentato di imbottire il cavallo di dinamite dal retto, un calcio dell’animale in piena fronte l’ha ucciso sul colpo.

Si sospetta sia lui l’artefice dei boicottaggi del Palio di quest’anno. Le forze dell’ordine verificheranno. Condoglianze ai parenti.”

La sera stessa la polizia entrò in casa di Fabiagio, liberando Claudario, Albertommaso e Loris. Trovarono tutto, le bandiere, l’esplosivo, tutto.

Riacquistato un po’ di vigore, dopo aver mangiato e bevuto come mai gli sembrava di aver fatto, Claudario chiese a un poliziotto.

“Ma…quindi il palio si è corso? Tutte e quattro le corse? Anche i cavalli?”

“Si, anche i cavalli.”

“Povero Fabiagio, alla fine tifavo per lui, ci teneva così tanto.”

Così Claudario decise che l’opera di Fabiagio l’avrebbe completata lui. Avrebbe boicottato il Palio di Ferrara.

L’anno prossimo però.


Racconto originale di
Nicolò Battaglia
Foto originale di Franco Colla






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