24 agosto 2015

Mattia Spolladore – La Chiavica dell'Agrifoglio

La Chiavica dell'Agrifoglio 1 - Photo by  Mattia Spolladore for FEdetails.net

La Chiavica dell'Agrifoglio è uno dei più antichi edifici idraulici che si vedono ancora oggi in provincia di Ferrara. Costruita per risanare le acque del Galvano, fu eretta nel 1600 e ampliata nel 1700 su una ansa del Po di Volano, in sostituzione della Chiavica di Volano distrutta nel 1672 dalle mareggiate.

La Chiavica dell'Agrifoglio 2 - Photo by  Mattia Spolladore for FEdetails.net


Questa faceva parte dei lavori di bonifica iniziati dagli Estensi nella zona del Delta del Po.

La Chiavica dell'agrifoglio è una costruzione elevata su tre solide volte in cotto e robusti pilastri speronati a monte, come prora di una nave. Le volte sono protette da un androne, sotto il quale passava l'antica strada. Il manufatto presenta un corpo rettangolare con muratura in laterizio e tetto a due falde, longitudinalmente attraversato da un androne passante al quale si accede da ingressi sormontati da archi a tutto sesto.

Il prospetto nord è cieco, mentre in quello sud si aprono otto grandi finestre di forma rettangolare.
La Chiavica è costituita di otto conche, quattro minori a est e quattro maggiori a ovest (queste ultime dovute all'ampliamento del 1754), sormontate da volte a botte in cotto poste su piloni cuneiformi. Alcune conche, ora prive delle antiche paratie verticali in legno, conservano i gargami (elementi di appoggio) in pietra d'Istria. Esternamente si può notare una pietra riportante i livelli altimetrici delle acque. Un tempo la chiavica funzionava col principio Vinciano dell'alta e bassa marea e permetteva lo scolo nel Volano delle acque basse del territorio pomposiano.

 
La Chiavica dell'Agrifoglio 3 - Photo by  Mattia Spolladore for FEdetails.net

I successivi prosciugamenti di Valle Giralda e dell'ansa del Volano e l'abbassamento del terreno resero, comunque, inservibile il manufatto.

L'edificio è di proprietà del Consorzio di Bonifica I° Circondario Polesine di Ferrara, mentre le terre appartengono al demanio della Regione Emilia-Romagna (ex E.R.S.A., Ente Regionale Sviluppo Agricolo).Può essere visitata sia in automobile che in bicicletta, mediante un breve sentiero in terra battuta, percorrendo le strade che dall’Abbazia di Pomposa o dalla Statale Romea portano al Lido di Volano.L'edificio è inserito all’interno di percorsi tematici dalle finalità didattico-documentali


Foto e articolo di Mattia Spolladore




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